V mezza del giudicato (18 Febbraio 2018)
La mia ultima gara, dopo l'infortunio
di novembre, è stata una 6 Km la corsa dell' Epifania (corsa
con un passo deludente), non corro una mezza da Ottobre e una mezza
tirata da Giugno (a Pula) quindi sento la tensione più del
solito.
La partenza è proprio nel punto in cui
durante la Sartiglia viene appesa la stella, non faccio che
girarmi intorno pensando a quante ore ho passato guardando i Cavalieri che
cercano di infilzarla. Quattro chiacchiere e con pochi secondi di
ritardo si parte. Cerco di fare il primo chilometro veloce
per togliermi dal traffico visto che siamo più di 1800 e, quando
guardo il Garmin son a 3,37 min/Km; cerco di non rimanere solo ma,
appena uscito dal centro abitato, mi trovo a metà strada da due
gruppetti; vado a 3,45 , so che il vento stanca e mi serviranno
energie nel finale quindi controllo più la frequenza cardiaca della
velocità; mentalmente avevo diviso la gara in tre parti ma tutto è
saltato perchè il meteo ha cambiato i miei piani; dall'ottavo al
dodicesimo chilometro si corre contro vento ma riesco a stare coperto
tranne in un breve tratto sul mare nella zona di Torre Grande.
Dal
dodicesimo chilometro però cambia tutto,il vento diventa un alleato,
mi spinge, le gambe sono leggere e mi sento bene; ormai son mesi che
non mi sento così “libero” mentre corro, non ho ansie da
Personal Best, nessun fastidio e mi pregusto l'arrivo nella mia
città. Corro da qualche chilometro affiancato da un ragazzo col
quale diciamo (anzi dico) qualche fesseria. Poco prima del
quindicesimo c'è una salita , decido di provare a spingere di più,
raggiungo un altro runner (si chiama Mattia e spesso ce la giochiamo
con esiti alterni), riesco a superarlo, il mio passo migliora e
l'umore ancora di più; mancano sei chilometri, sto proprio bene e
nel mirino ho un altro Atleta, lo raggiungo solo al diciottesimo
proprio davanti al palazzetto dello sport dove ho passato ore da
ragazzino! Corro verso il centro facendo la stessa strada che per
anni ho percorso ogni martedì e giovedì solo che all'epoca
camminavo con lo zainetto sulle spalle. Un altro chilometro e mezzo,
sempre sotto scorta, e son sotto la torre di Mariano; cerco di stare
incollato al mio compagno/avversario anche nella salita dell'asilo
dove son andato da bambino e nella discesa successiva tento di
allungare;
guadagno metri ma sento che lui si riavvicina e mi supera; è l'ultimo chilometro, conosco ogni curva, do del tu agli spigoli delle case, devo solo non farmi staccare troppo fino all' ultima rampa che precede la discesa finale. In salita provo a spingere forte , il garmin segna 3,28 e all'inizio della discesa accelero, so che la mia corsa non è stilisticamente bella a vedersi ora, mi sembra di essere un cavallo durante la discesa alla stella e sento l'urlo di chi mi segue a pochi passi: bravo Enrico!
guadagno metri ma sento che lui si riavvicina e mi supera; è l'ultimo chilometro, conosco ogni curva, do del tu agli spigoli delle case, devo solo non farmi staccare troppo fino all' ultima rampa che precede la discesa finale. In salita provo a spingere forte , il garmin segna 3,28 e all'inizio della discesa accelero, so che la mia corsa non è stilisticamente bella a vedersi ora, mi sembra di essere un cavallo durante la discesa alla stella e sento l'urlo di chi mi segue a pochi passi: bravo Enrico!
Chiudo
in 1.18.13; non è il mio personale ma il personale è solo un
numero, oggi mi son divertito, ho gioito, ho corso, ho giocato e la
festa non è nemmeno iniziata.
Mi
aspettano ancora i complimenti di amici che oggi han tifato per me
sia nelle strade del giudicato, sia da casa e una menzione
particolare merita l'abbraccio dell'ex compagno che oggi festeggia il
suo record!
La
corsa è finita, la piazza è affollata da runners, volontari e
accompagnatori, son sotto la statua di Eleonora di Arborea la guardo
e mi sembra che oggi rida anche Lei!
Grande Enrico. Il miglior augurio che penso si possa fare ad un runner è di sentirsi come ti sei sentito tu al dodicesimo km. Nel mio piccolo credo di aver provato quella sensazione unica
RispondiEliminaSon sicuro tu l'abbia provata; non conta se la provi in gara, in allenamento, se stai andando forte o piano, se splende il sole o se piove, se sei in una manifestazione importante o in una tapasciata, se la provi la cercherai per sempre; la cosa strana è che cercarla non ha senso sarà Lei inaspettatamente a trovare te!
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