Allergia asma e corsa.


Oggi vorrei iniziare ponendovi una domanda facile facile: cosa hanno in comune , Federica Pellegrini, Salvatore Antibo, James Harden e Paul Scholes, Paula Redcliffe, Migauil Indurain?
Facile direte sono dei campioni...
Va be ho detto facile ma non banale, tutti questi campioni di ieri e di oggi son asmatici eppure hanno primeggiato nello sport. La vittoria di questi Atleti sulla malattia ci insegna due cose:
  • non si molla mai
  • non solo chi soffre d'asma può fare sport ma lo sport può (se fatto correttamente e seguiti da persone competenti) aiutare a migliorare la qualità della vita del soggetto asmatico o allergico.
  • svolgere abbondante riscaldamento precedente l’attività fisica (le crisi asmatiche da sforzo si manifestano in genere nei primi 10 minuti quando diminuisce il tono adrenergico e un inizio graduale riduce la possibilità che insorgano tali crisi)
  • respirare (il più possibile) attraverso il naso, perché riduce il contatto con gli allergeni;
  • evitare di praticare attività sportive nelle ore più calde per ridurre la sensazione di secchezza delle delle prime vie aeree;
  • non praticare attività sportiva in presenza di sintomi (tosse, sibili, affanno) e durante la
  • rispettare le terapia prescritta del medico per tenere sempre sotto controllo l’asma;
  • portare con se l'inalatore soprattutto se non si sa se si sarà esposti a allergeni a cui si è sensibili!!!
Fino a inizio anni 90 si sconsigliava al paziente asmatico di evitare sforzi eccessivi e quindi di ridurre l'attività fisica; ora si considera lo sport un'arma importante per migliorare la qualità della vita del paziente allergico e per rallentare o bloccare quella che è chiamata "marcia allergica" (ossia la possibilità che dalla rinocongiuntivite allergica si arrivi all'asma bronchiale). Perciò il soggetto allergico non solo può fare sport ma dovrebbero farlo. L'attività fisica infatti è un vero e proprio strumento terapeutico e di prevenzione; lo sport infatti migliora la capacità cardio respiratoria. la controindicazione all'attività fisica resta solo per quei soggetti con forme asmatiche non trattate dalla terapia farmacologica. Alcuni piccoli accorgimenti però vanno attuati dai soggetti allergici:
Un altro falso mito che voglio assolutamente sfatare è che asmatici non possono fare sport perché i farmaci broncodilatatori come il salbutamolo per via inalatoria e corticosteroidi (CSI), sono doping. Questa obiezione mi viene spesso fatta da runners che non passano all'agonismo proprio perché risulterebbero "dopati". Nell'asmatico il salbutamoloper via inalatoria fino a un dosaggio giornaliero di 1600 mcg/die e i CSI non sono doping; ne è invece vietato l'uso per via sistemica o a dosi elevate (salbutamolo> 1600 mcg/die).Se poi il problema non è l'asma ma leggere forme allergiche l'attività fisica in se potrebbe essere sufficiente a ridurlo fermo restando che magari, nella stagione di pollini, correndo all'aperto potrebbe esserci un riacutizzarsi del problema ma risolvibile facilmente con antistaminici locali (o colliri o spry). Se poi l'allergia fosse più importante si può ricorrere a antistaminici per via orale ben sapendo che questo potrebbe dare un leggero calo delle prestazioni.
Perciò sereni l'allergia non vi impedirà di praticare sport ameno che voi non siate allergici proprio allo sport .







Commenti