La spina nel fianco del runner: il dolore al fianco destro

Per il runner il dolore al fianco destro è un po' come la presbiopia: prima o poi colpisce tutti.
Innanzitutto bisogna sfatare un falso mito: nella maggior parte dei casi non si tratta infatti di gastrite e soprattutto non si tratta (mai) di dolore alla milza, che sappiamo essere posizionata a sinistra :).
Questo dolore in genere è localizzato nella parte destra dell'addome, subito sotto le costole all'altezza del fegato; solitamente è transitorio e si attenua o scompare riducendo il ritmo e ne sono vittime soprattutto gli amatori alle prime armi ma colpisce anche i runners più esperti. 

Non esiste una causa certa, ma le ipotesi più probabili legate al dolore al fianco destro sono tre:
  • un aumento del flusso di sangue al fegato che, essendo quest'ultimo stesso rivestito da una membrana non estensibile, determina il dolore
  • la sollecitazione della muscolatura diaframmatica dovuta ai sobbalzi delle corsa che provoca la stimolazione dei legamenti che collegano il diaframma con gli organi interni e in particolare il fegato
  • nel caso di corse lunghe, un notevole consumo di glicogeno che fa si che il fegato venga spremuto oltre misura determinando il dolore
Esistono poi fattori che possono facilitare l'insorgere di questo problema: il consumo di alcool, fritti o cibi troppo grassi i nelle ore che precedono la corsa (vale sempre la buona regola di evitare una cena troppo pesante se dobbiamo correre al mattino), l'assunzione di Fans (i farmaci antinfiammatori di cui spesso abusiamo al comparire del primo dolorino, tra i più comuni aspirina e ibuprofene) o farmaci metabolizzati a livello epatico (purtroppo la maggior parte dei farmaci subiscono processi di trasformazione a livello del fegato).
Per quel che riguarda i rimedi va detto che l'allenamento graduale è il miglior alleato in quanto potenziando la muscolatura addominale (ad esempio con esercizi di core stability), questo dolore tende a comparire meno. 
Un metodo diffuso tra i runners che ho conosciuto da quando corro e' quello di ridurre il dolore comprimendo il fianco per ridurre l'apporto ematico al fegato durante la corsa, ma non e' una pratica che mi sento di consigliare, perché richiede perizia e soprattutto perché dopo un sollievo iniziale, quando si toglie la compressione, il dolore potrebbe ricomparire più violentemente.
Anche seguire un'alimentazione equilibrata e' come sempre importante, e soprattutto in questo caso preferire pasti più frequenti e quindi meno abbondanti aiuta a mettersi al riparo dal questo fastidioso e talvolta invalidante inconveniente.
Se nonostante questi accorgimenti il dolore dovesse comparire ridurre la falcata (ossia l'ampiezza del passo), la frequenza (i numero di passi per minuto), continuare anche alternando camminata e corsa e provare a capire se abbiamo messo in atto qualche comportamento che abbia facilitato l'insorgere del problema per evitare che ci accompagni anche in gara. Una sorta di esame di coscienza in formato runner!



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